Non capita spesso di vedere prodotti di questo genere e potremmo definire questo un Santoku italiano stile giapponese. Si, avete capito bene, il prodotto che vi proponiamo è proprio italiano. A vederlo non sembra in quanto è stato realizzato secondo i canoni dei comuni coltelli da cucina giapponesi e anche la scritta sul manico è orientale. É proprio un bel prodotto e il legno di ulivo si sposa perfettamente con il resto.

In questa versione la lama ha un filo simmetrico ed è quindi stata affilata da entrambi i lati. Questo rende il prodotto adatto a essere utilizzato sia dai destrorsi che dai mancini. La soluzione e i materiali scelti richiamano le lame tradizionali da cucina giapponesi e risultano molto congeniali a questo articolo, precisione di esecuzione e facilità di taglio degli alimenti sono le caratteristiche che lo contraddistinguono durante l'utilizzo.

La lama e il manico sono stati realizzati in un solo pezzo, per non  avere interruzioni che potrebbero indebolire la struttura. L’acciaio 4116 di cui è costituito parte dalla punta e arriva al fondo del manico, diventando parte della sua composizione. Ad esso sono poi fissate e rivettate delle guancette in ulivo, che vengono lavorate affinché tutto diventi morbido e perfetto.

Il Santoku è un prodotto molto interessante, che permette di fare un po’ di tutto in cucina. In Giappone è utilizzato nelle cucine domestiche come da noi il trinciante e lì il nostro coltello da cuoco è relegato al solo uso del taglio della carne. Da noi il Santoku ha assunto un ruolo diverso, invece, e più limitato rispetto a quello che avrebbe normalmente, diventando un prodotto che viene utilizzato soprattutto peri il taglio delle verdure.

Quello che manca è la lunghezza, che lo rende meno versatile e di conseguenza meno pratico per alcuni tipi di taglio che si eseguono in occidente.