Quando si “mette su casa”, che voi vi stiate sposando o che abbiate deciso di staccarvi dal nido ed andare a vivere da soli, vi troverete a girare molti negozi, centri commerciali e siti intenret come il nostro, in cerca di tutto ciò che serve in casa e soprattutto in cucina, che, tra tutte, è sicuramente la stanza più impegnativa da accessoriare.

Vi troverete quindi a dover comprare dei coltelli da cucina, naturalmente non una serie completa, ma solo i fondamentali per iniziare a cucinare. Da qualche parte bisogna pur iniziare… Ecco quindi i nostri consigli per chi si trova per la prima volta a dover comprare dei coltelli, che, considerando la vastissima scelta che il mercato propone, potrebbe trovarsi un po’ frastornato e confuso.

In questo caso il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di non farvi abbagliare da modelli di coltelli apparentemente indispensabili, ma che in realtà si rivelerebbero una scelta sbagliata. Infatti, per chi è alle prime armi in cucina, consigliamo di prendere pochi coltelli fondamentali, per poi ampliare la serie in base alle esigenze.

Sicuramente il primo coltello da prendere in considerazione è lo spelucchino, che serve per tutti i piccoli lavori di mondatura e pelatura di frutta e ortaggi. Benché sia un coltello dall'utilizzo circoscritto a dei lavori che potremmo definire solo preparatori in cucina, si tratta di uno strumento importantissimo, perché nessun altro modello può svolgere i compiti sopra descritti se non la piccola lama di questo coltello.

Scelto lo spelucchino arriviamo al punto focale del nostro acquisto: il coltello da cucina. Di fondamentale importanza, questo coltello taglia tutti i tipi di alimenti: frutta (di grandi dimensioni), verdura, carne, pesce. Il suo utilizzo è così diffuso in cucina che spesso gli chef ne hanno più di uno, anche dello stesso modello. Il nostro consiglio è infatti di prenderne addirittura due, uno con lama piccola o media, l’altro con una lama dalla dimensioni importanti. Questi due coltelli assolveranno alla maggior  parte dei compiti in cucina, e, se sono di buona qualità, vi dureranno per moltissimo tempo (se non per tutta la vita).

Infine un coltello pane. Anche questo ha un uso circoscritto, ma è fondamentale per tutti i prodotti di forneria come il pane, che hanno la caratteristica di avere una crosta all’esterno ma una consistenza morbida all'interno (la lama seghettata serve appunto per evitare le sbriciolature).  

Quando poi vi sarete impratichiti in cucina e avrete capito quale tipologia di coltello fa per voi (capirete se preferite coltelli con manico in legno, in plastica o d’acciaio; oppure quali per voi è sono più funzionali tra i coltelli in acciaio e quelli in ceramica…) ecco che allora potrete ampliare la gamma, acquistando coltelli dedicati al taglio delle verdure (Santoku, Nakiri), coltelli per il pesce (Deba, coltello sushi, coltello sashimi) o per il taglio della carne (coltello da macellaio, coltello per l’arrosto e per il prosciutto).

Poi, quando sarete diventati cuochi provetti non potrete farvi mancare un coltello filetto per sfilettare il pesce e un coltello disosso per disossare la carne.

Infine vi resteranno da acquistare solo i coltelli più particolari come il coltello per aprire le ostriche o il coltello torte, il coltello pomodoro o il coltello salame, ed in generale tutti i coltelli per usi specifici. Insomma la cosa migliore da fare è quella di ampliare la propria "collezione" di coltelli di pari passo con il crescere delle vostre abilità culinarie, e in risposta alle nuove esigenze che vi nascono con il passare dle tempo.

Per concludere il nostro ultimo consiglio: in commercio troverete davvero molte marche e molte possibilità di scelta diverse, di conseguenza molte fasce di prezzo. Un errore da non fare è quello di cercare il risparmio proprio sulla coltelleria: lame di coltelli non affilate, di bassa qualità e che perdono facilmente il filo non farebbero altro che mettervi in pericolo. A riguardo, navigando sul web, abbiamo trovato questo proverbio, certo non famoso al grande pubblico ma conosciuto dagli appassionati di coltelli come noi, che facciamo subito nostro e che conferma quello che abbiamo detto: “un coltello senza filo non taglia il cibo ma la mano”.