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Grana 400 - Una pietra per affilare è un componente essenziale della dotazione di uno chef: questa in ceramica color marmo con grana grossa è ottima per interventi di pulitura e manutenzione delle lame in acciaio. Dimensioni 18 x 6,3 x 2,5 cm
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Anche i coltelli forgiati dalle migliori leghe d’acciaio prima o poi si usurano: naturalmente la qualità dell’utensile si misura anche dall'intervallo di tempo necessario prima che si verifichi l’evento, ma quando questo accade è fondamentale avere a portata di mano una buona pietra per affilare, in ceramica nel caso il proprio coltello sia realizzato in acciaio inossidabile.
Mentre infatti le lame in carbonio possono essere affilate anche con superfici abrasive in pietra naturale e, al contrario, per le lame in ceramica c’è bisogno di un materiale estremamente duro come il diamante per ottenere risultati apprezzabili, l’acciaio inossidabile ha nella pietra ceramica il suo elemento ideale per l’affilatura.
La scelta della giusta superficie, una volta stabilito il materiale abrasivo da utilizzare, non dipende tanto dal tipo di coltello quanto dalle condizioni del filo: bordi taglienti ancora in buone condizioni, magari meno “reattivi” del solito, hanno bisogno di una grana fine, a volte molto fine, per recuperare le loro qualità iniziali, mentre per i fili più usurati e le superfici più irregolari c’è bisogno di una pietra a grana più grossa, per effettuare un lavoro preliminare di livellamento. La pietra Kasumi qui in esame rientra nella seconda tipologia, e con una granularità pari a 400 si propone come un ottimo strumento per intervenire su quelle lame già “in sofferenza”, per le quali dunque occorre prima ristabilire un bordo regolare ripulendolo da imperfezioni, piccoli avvallamenti e altri inconvenienti generati dall'uso prolungato che possono pregiudicare il buon lavoro di un coltello. Va ricordato che una lama non affilata a dovere non soltanto complica il lavoro di un cuoco richiedendogli uno sforzo maggiore, ma può generare insidie dal punto di vista igienico-sanitario perché taglia in maniera non appropriata gli alimenti e può quindi favorire la proliferazione batterica in caso di lunga conservazione.
Scheda tecnica